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Sancar Eroe O Antieroe?

Courtesy of Patrizia Saba


Per arrivare all'alba non c'è altra via che la notte(Nazim Hikmet)


Sancar non è un animale dalle sembianze umane. È un impulsivo, è arrabbiato, prima di tutto con se stesso. Non può cambiare e diventare un'altra persona , mansueta e riflessiva. È sanguigno, è diretto. Tutte le sue azioni hanno radici caratteriali, sociali, familiari, culturali, valori su cui rigidamente poggia le basi della sua vita di relazioni e da cui non riesce a transigere. Le applicava indistintamente su chiunque. Lui segue le regole valoriali ancestrali non scritte della società in cui vive. Il tradimento era un disvalore su cui non poteva soprassedere.


Per anni si era convinto che la sua Nare l'aveva tradito. Per fortuna ha capito di aver commesso molti errori a cui ora cerca di emendare. La sua sfida più grande è riuscire a perdonarsi. Solo allora per lui non ci saranno ostacoli. Trasformazione e cambiamento non sono passaggi semplici.


Nelle ultime puntate lo abbiamo visto fare i conti con il suo passato. E con Nare. Sancar ha potuto guardare in faccia i demoni dei suoi errori. La consapevolezza è un cammino duro da percorrere. L'inconsapevolezza serve solo a ritardare la presa di coscienza


Ora si trova in una sorta di purgatorio, in cui aspetta di andare in paradiso.


C'e da dire che Sancar non ha mai colpevolizzato gli altri, ad esempio la madre, per il suo matrimonio. Lei gliel'ha imposto ma lui l'ha accettato. La via d'uscita c'era, ed era il rifiuto, anche se le ragioni dinastiche pressavano.


Oggi mi sembra di intuire che la scelta di accettare un matrimonio combinato sia stato un gesto di altruismo nei confronti Elvan. Evitarle le continue umiliazioni di chi le ricordava la sua sterilità.


Una volta scoperto il suo errore Sancar non colpevolizza gli altri della sua infelicità.

L'aver sposato una donna come Menekşe si sta rivelando per lui una punizione durissima. Una donna mediocre, stupida e cattiva. E ora lo sa anche lui. Possiamo insinuare malignamente che se Menekşe al suo fianco è ciò che lui si merita?


Nella testa di Halise era la donna ideale. Senza ambizioni carrieristiche, senza troppe pretese, di modeste origini sociali ed economiche, poco acculturata, desiderosa di migliorare la sua condizione, insomma facile da plasmare. Al contrario dell'indomabile Nare.


Per Sancar è tempo di scelte nette e drastiche. Il mondo in cui vive, la cultura, le tradizioni, dovranno essere rimesse in discussione.


Il suo indefesso e incrollabile senso di fedeltà e lealta lo porterà a provare molte sofferenze. In tanti lo giudicheranno e non lo capiranno e sarà quella la sfida che dovrà cogliere. Essere all'altezza del perdono.


Difende come un leone quello che per lui è un suo diritto: proteggere Nare, giusto o sbagliato che sia. Ricorda a Gediz che lui non è civile perciò il suo agire prevede anche la prepotenza se e necessario.


Sancar dice a un Kavruk in coma che non merita d'essere un Efe perche ha distrutto tutto ciò che lo circondava: sua figlia non gli parla, Nare che se ne vuole andare, il fratello, la moglie...


Attraverserà la notte oscura toccando il fondo e risalendo.

Certo, i colpi che ricevera cercheranno di piegarlo. A me sembra sulla buona strada. Ora entrano in ballo anche le udienze per la custodia di Melek.

Sancar farà di tutto perché Nare non abbandoni la patria natia.

Spero che non si fotta le piccole conquiste fatte finora, ricattando Nare.


La seconda stagione di Sefirin kiz è appena iniziata. Sarebbe stato da ingenui pensare che le cose sarebbero state più semplici... Sancar si ritrova con tanti nemici da cui guardarsi. Anche le persone sino ad ora a lui vicine gli stanno voltando le spalle. Gediz sta provando a fare terra bruciata attorno a lui.


C'e un detto che dice : molti nemici molto onore.


Non posso nemmeno pensare che l'amore di Nare e Sancar essendo epico possa sacrificare uno dei due. Vorrei tanto che tutte le previsioni pessimistiche venissero disattese


Patrizi Saba



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